True Detective: i luoghi della serie

Perché True Detective 4 – Night Country è stata una stagione divisiva, di cosa parla, dov’è stata girata e quali sono i luoghi da visitare per ripercorrerne la storia.

di Giorgia Di Stefano

La quarta stagione di True Detective (disponibile su Sky e NOW) è stata divisiva: molti fan della prima ora l’hanno bocciata, altri apprezzata, altri ancora ne hanno amato l’ambientazione e i personaggi.
Sta di fatto che Night Country (subtitle di questo capitolo) è stata la stagione di True Detective più vista di sempre, con una media di 12.7 milioni di views a episodio, ha ottenuto il punteggio più alto, 92% su Rotten Tomatoes e la creatrice, Issa López, è già stata confermata per essere al timone anche della prossima stagione.
Dopo il grande successo e seguito della prima indimenticabile stagione, con Matthew McConaughey e Woody Harrelson, e la delusioni di pubblico e critica rispetto alla seconda e terza stagione, le aspettative su questa erano altissime.
Il passaggio di testimone per la sceneggiatura, da Nic Pizzolato a Issa López appunto, è stato un elemento che ha frenato l’entusiasmo di molti fan affezionati: personalmente, con la frase con cui la López aveva introdotto questa stagione, ovvero “Dove True Detective è maschio e sudato, Night Country è freddo e buio, ed è femmina“, io ero già convinta.
E al termine dei 6 episodi che compongono questo capitolo, non posso che reputarmi estremamente soddisfatta.

Le location di true detective night country

La trama in breve di True Detective – Night Country

In una gelida notte invernale dell’Alaska, la scomparsa di otto uomini crea un enigma avvincente da risolvere.
A Ellis, cittadina mineraria dell’Alaska, scompaiono senza lasciare traccia otto ricercatori di una vicina stazione scientifica. Il caso sembra collegarsi all’efferato omicidio di un’ambientalista nativa avvenuto anni prima. Il capo della polizia locale Liz Danvers (Jodie Foster), coadiuvata dall’agente della statale Angie Navarro (Kali Reis), indaga su un’oscura storia al confine fra interessi economici e misteriose leggende locali.
L’indagine porterà le due donne a fare i conti con il loro passato e con i fantasmi che da sempre le perseguitano, nel corso di lunghe e buie giornate in cui diventa difficile distinguere la realtà dagli  incubi.

Dov’è ambientata questa stagione

La storia prende il via durante l’ultimo giorno di sole dell’anno in Alaska, nella cittadina di Ennis, una cittadina minuscola a 150 miglia dal Circolo Polare Artico che nella realtà non esiste: è una località immaginaria creata per rappresentare un contesto che si adattasse alla storia, dove il buio, il gelo e la neve la fanno da padroni. La notte polare, ovvero quando il sole non sorge per mesi, è un fenomeno che suscita moltissimi interesse, su cui però bisognerebbe far luce (scusate il gioco di parole) in maniera più approfondita: “Durante la notte polare, il sole rimane sotto l’orizzonte per 24 ore al giorno. Ma non è sempre buio, come si può pensare. Anzi!” Con questa parole, vi rimandiamo all’approfondimento di Marica e del suo progetto “Ti Porto a Nord” che – tra viaggi e molto altro – comprende anche un blog dove abbiamo avuto modo di leggere questo interessantissimo articolo sul tema.

Ph: on Pexels

Le location di True Detective – Night Country

Nonostante la cittadina di Ennis non esista, è innegabile che in questi giorni la curiosità intorno all’Alaska sia cresciuta, ma non tutti sanno che in realtà, il luogo (meraviglioso) scelto per girare questa stagione, non è assolutamente lo Stato più grande (e scarsamente popolato, visto il clima) degli Stati Uniti, bensì un luogo molto più vicino a noi, di egual bellezza e fascino: l’Islanda, ovvero, letteralmente, la terra dei ghiacci (Iceland). Negli ultimi anni soprattutto, l’Islanda è diventata meta ambita da tanti turisti di tutto il mondo, in particolare mondo da quelli europei che, con voli non sempre troppo economici, possono atterrare comodamente in poche ora all’aeroporto di Keflavík (a meno di un’ora di bus o auto dalla capitale, Reykjavík) e iniziare il loro viaggio – spesso on the road – in uno dei Paesi più incredibili del mondo. 

True Detective in Islanda

Nonostante la cittadina di Ennis sia stata concepita come un piccolo centro situato a 150 miglia dal Circolo Polare Artico, la sua rappresentazione è stata costruita mettendo insieme varie situazioni e luoghi reali dell’Alaska, tra cui Kotzebue, Utqiagvik e Nome.
Gli esterni della produzione sono però in realtà stati girati in diverse località islandesi dal fascino impareggiabile.
Tra le località scelte dalla produzione per rappresentare la fittizia Ennis, si distingue la pittoresca cittadina costiera di Keflavík, situata nella penisola di Reykjanes, nel sud-ovest dell’isola, a circa cinquanta chilometri dalla capitale. Un piccolo e antico villaggio di pescatori, poco conosciuto, la cui importanza crebbe durante la Seconda Guerra Mondiale, quando divenne una base strategica per il monitoraggio dei sottomarini nucleari.
In quel periodo, ospitava una sede della NATO e un piccolo aeroporto ancora in funzione oggi.
Per i local, Keflavík è celebre per la sua scena musicale che esplose negli anni ’60 e ’70, tanto che da farla ribattezzare “bítlabærinn“, ovvero la “città dei Beatles”.

Le scene della serie che mostrano infinite distese di neve e ghiaccio, invece, sono state girate nella regione di Dalvík e nella cittadina di Akureyri, nel nord dell’Islanda, sul lontano fiordo di Eyjafjörður, il più lungo del Paese, circa 60 chilometri di estensione. È proprio Akureyri, in True Detective – Night Country, a “prestare il volto” a Ennis, con la segnaletica stradale in inglese, il negozietto di liquori, la stazione di rifornimento e decorazioni natalizie, circondata da imponenti montagne che la proteggono ( o almeno ci provano) dai forti venti.
Questo luogo affascinante non è distante dalla rinomata stazione sciistica di Böggvisstaðafjall, la più famosa dell’Islanda.
(fonte: Visit Iceland)

true detective Iceland

Giretti Seriali: l’Islanda al cinema e in tv

Nell’ultimo decennio l’Islanda si è rivelata un’importante location per Hollywood, per film e serie tv: un’evoluzione favorita in parte anche dal generoso piano di rimborso del governo islandese per le produzioni cinematografiche, atto ad attirare importanti studi cinematografici nel paese. Se guardate con attenzione le Arrowhead Mountain, vi verrà sicuramene in mente qualche scena epica di Game of Thrones, ma Ben Stiller fu tra i primi a scoprire la versatilità dell’Islanda e a sceglierla nel 2013 per il suo film La vita segreta di Walter Mitty. Le scene ambientate in Afghanistan sono state girate sulla desolata Breiðamerkursandur e il film utilizza addirittura il ghiacciaio Vatnajökull per rappresentare la calotta glaciale della Groenlandia.
Tornando a Game of Thrones, luoghi iconici come Dimmuborgir e Skógafoss sono lo sfondo usato per rappresentare il mondo immaginario di fuoco e ghiaccio: dopo che la pittoresca montagna Kirkjufell (un tempo sconosciuta ai turisti) è apparsa per la prima volta nella serie, il numero di visitatori è aumentato vertiginosamente: oggi è la montagna più fotografata d’Islanda.
Altri luoghi incontaminati e poco battuti dal turismo, grazie alla tv sono diventati note in questi anni: è il caso Vík, che vediamo nello show Katla (del 2021) e di Siglufjörður, cittadina del nord che fa da location al drama poliziesco Trapped.

Qui trovate un articolo speciale con 15 serie tv scandinave da vedere se amate questo tipo di paesaggi

Due letture sull’Islanda da non perdere

Neve, ghiaccio, aurora boreale, design, natura incontaminata, luoghi quasi deserti che assomigliano a paesaggi lunari: l’Islanda esercita da sempre un fascino incredibile su molti di noi.
Se avete in mente di partire o state programmando un viaggio nella terra dei ghiacci, non lasciatevi sfuggire l’occasione di leggere questi due libri. Il primo, emozionante e commovente è uno dei romanzi più famosi di Jón Kalman Stefánsson, ovvero il meraviglioso “La tua assenza è tenebra”.
Il secondo è invece una divertente e pratica guida alla società e alla cultura islandese, con indicazioni davvero utili, della fumettista EPI (Elisabetta Percivati), e si intitola “Takk, perdersi in Islanda”.

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