Anna, la serie tv di Niccolò Ammaniti, arriva su Sky: una fiaba contemporanea nella profonda Sicilia

NEL BUIO, LA LUCE

Anna di Niccolò Ammaniti su Sky
Ph: courtesy of Sky Italia

Dall’omonimo romanzo edito da Einaudi, Anna arriva il 23 aprile su Sky e NOW, con tutti gli episodi subito disponibili.
Dopo aver visto la serie tv in anteprima, vi raccontiamo i luoghi che fanno da sfondo a questa fiaba contemporanea, laggiù, nella Sicilia più profonda.

I resti di una Sicilia post apocalittica, dove la natura la fa da padrona e senza più adulti nei dintorni, sono lo sfondo di un viaggio verso un nuovo mondo al centro di Anna, la serie tv Sky Original creata e diretta da Niccolò Ammaniti e tratta dal suo romanzo omonimo.
Anna è il secondo progetto per la tv dello scrittore Premio Strega, nuovamente in collaborazione con Sky dopo l’enorme successo riscosso con Il Miracolo.
Scritta insieme a Francesca Manieri (Il Miracolo, We Are Who We Are), la serie è prodotta da Mario Gianani e Lorenzo Mieli con Lorenzo Gangarossa per Wildside, società del gruppo Fremantle, in coproduzione con ARTE France, The New Life Company e Kwaï.

La trama di Anna di Niccolò Ammaniti

Quattro anni dopo La Rossa, un virus che ha sterminato tutti gli adulti, il mondo è abitato solo da branchi di bambini selvaggi. In Sicilia Anna vive con il fratellino Astor al Podere del Gelso. Un giorno esce per cercare da mangiare e quando torna Astor non c’è più. Per ritrovarlo inizia un viaggio avventuroso tra i resti del mondo. Si scontrerà con i Blu, una comunità comandata da Angelica, la perfida regina che tiene con sé La Picciridduna, un adulto sopravvissuto, che pare abbia il potere di salvarti da La Rossa. Anna riuscirà a fuggire dalla villa di Angelica e a intraprendere un viaggio nella natura selvaggia verso il continente con il fratellino, nella speranza di trovare una cura per sé e per l’umanità.
Una fiaba contemporanea, più per adulti che per i più giovani, racconta il viaggio che la protagonista dovrà intraprendere fra le rovine di una civiltà che fu, in cerca di un futuro possibile per sé e per suo fratello.
Crudeltà e speranza: due facce della stessa medaglia in questa serie, che vi condurrà in un viaggio inaspettato dentro e fuori la realtà.

Giulia Dragotto in Anna di Niccolò Ammaniti
Ph: courtesy of Sky Italia

Il cast di Anna: giovani esordienti

La protagonista indiscussa della serie di Niccolò Ammaniti è la giovanissima Giulia Dragotto, 14 anni, scelta fra oltre duemila candidate. Giulia interpreta un’Anna tenace e coraggiosa, in maniera molto credibile e realistica, supportata dal piccolo  Alessandro Pecorella nel ruolo del fratellino rapito, Astor. Anche lui, di soli 9 anni, è alla sua prima apparizione in tv.
Nel cast anche gli esordienti Clara Tramontano e Giovanni Mavilla, nei panni della perfida Angelica e di Pietro, ragazzino di cui Anna si innamorerà, e Roberta Mattei (Veloce come il vento) che nella serie è “La Picciridduna”.

 

Niccolò Ammaniti - Anna - Sky
Ph: courtesy of Sky Italia

La Sicilia e le location di Anna: un lavoro incredibile di scenografia e fotografia

La Sicilia che fa da sfondo alla serie tv è un’isola senza leggi e istituzioni, un mondo senza regole dove le comunità di selvaggi sopravvissuti si aggirano tra campi arsi e boschi, nella desolazione, tra paesaggi cupi e improvvisi raggi di luce.
Una terra abbandonata a sé stessa, a tratti una metafora, di un’isola così bella e incontaminata, spesso troppo trascurata.

Prima di cominciare abbiamo fatto decine di bozzetti e prove per rendere visibile ciò che immaginavamo e abbiamo attraversato la Sicilia alla ricerca di luoghi in cui la civiltà si scontra con la natura.” – ha affermato Niccolò Ammaniti – “Abbiamo trasformato vecchie ville nobiliari in discariche, orfanatrofi abbandonati in campi di battaglia tra bande di bambini dipinti di blu. Le strade sono state ricoperte di terra. È stato un lavoro fisico, fatto di errori e correzioni, affidato per lo più alle braccia degli scenografi. La Sicilia doveva emergere nella bellezza dei suoi cieli, del suo mare incontaminato. La natura, libera dagli adulti, doveva emergere come la vera protagonista della serie. I resti della civiltà pietosamente coperti dal verde che riconquista i suoi spazi naturali“.

Un mondo primordiale quello di Anna, post civile se vogliamo, che fa da cornice a una storia poetica ma incredibilmente dark. Una società alla deriva, dove qua e là, i ruderi della civiltà sono lo sfondo della totale anarchia di orde di fanciulli che vivono nella serie con i loro volti che brillano nell’oscurità.
Questo è il grande pregio della serie di Ammaniti: un incredibile lavoro di location scouting, scenografia, casting e fotografia.
Un quadro post apocalittico e contemporaneo, dove la bellezza di un’isola tanto trascurata dal mondo moderno, emerge in ogni modo, in maniera quasi prepotente.
Una terra ormai collassata in cui l’energia elettrica come la conosciamo non esiste più da diverso tempo: un mondo in cui appunto, nel buio, la luce.

Nella Valle del Belice (tristemente nota per il terremoto che la travolse nel 1968), tra le province di Palermo, Trapani e Agrigento, la serie si muove tra Gibellina, risorta dopo la ricostruzione, e Salemi, gioiellino entrato nel 2016 a far parte dei Borghi più belli d’Italia.
Da Santa Ninfa, nelle cui vicinanze troviamo il celebre Castello di Rampinzeri, citato ne Il Gattopardo, a Santa Teresa di Riva, già apparso nell’indimenticabile Johnny Stecchino di Roberto Benigni.
E ancora, i giovani protagonisti affrontano lo “stretto”, che tentano di attraversare per trovare degli adulti superstiti che possano tenerli al sicuro, muovendosi sul suolo di Messina, per poi approdare a pochi chilometri da Palermo, a Bagheria, la “città delle ville”, così rinominata per l’enorme numero di ville del XVIII secolo in stile Barocco.
Infine, a conquistare l’occhio della telecamere, la natura incontaminata e incredibile di Porto Empedocle, nella zona di Agrigento.
Un insieme di luoghi contraddistinti da un’estetica molto curata ed estremamente precisa, una sorta di ambientazione fantastica sì, ma costruita su basi concrete, con rigore e accuratezza, evitando cliché e luoghi comuni.

Locandina di Anna di Niccolò Ammaniti
Ph: courtesy of Sky Italia
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