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Un finale severo (ma giusto) e inevitabile a conclusione di una stagione necessaria e alla fine dei conti convincente.
Questo revival di Dexter era ciò che i fan di vecchia data meritavano, dopo il deludente epilogo della serie originale.
Nel tentativo (quasi vano visti gli spoiler che girano da giorni) di non rovinare il finale a chi ancora non ha visto l’episodio dieci (in Italia disponibile su Sky Atlantic e NOW, in US su HBO), ci limiteremo a dire quanto ancora una volta, scelte di sceneggiatura coraggiose si siano dimostrate fondamentali per un revival, proprio come accaduto di recente con And Just Like That, il sequel di Sex and the City.
Solo con tanto coraggio la serialità affollatissima di oggi può migliorare e durare nel tempo, e Dexter New Blood si è dimostrata, appunto, una serie coraggiosa, regalando un finale degno di questo nome a chi lo aspettava da anni.
Un’operazione nostalgia ben sviluppata, supportata come sempre, da un immenso Michael C. Hall nei panni di un Dex diverso e più maturo rispetto al personaggio di qualche anno fa, com’è giusto che sia.
Nuovi e vecchi personaggi hanno fatto da sfondo e da coro a una storia ben scritta e indubbiamente valida sotto tanti punti di vista.
Non troppo nostalgica né mai banale, la serie è riuscita in un’impresa quasi impossibile in cui nessuno credeva: riscattare le ultime, scadenti, stagioni di Dexter.
Avevamo dato fiducia a Jim Lindsay sin dall’inizio, e siamo felici di non aver sbagliato.