Raiplay: il 2020 all’insegna delle serie tv con un occhio rivolto a Millenials e Generazione Z

È passato un anno dal debutto di Raiplay – racconta il direttore Elena Capparellie nel mezzo ci sono stati film, serie tv, programmi. È stato un anno di grande emozioni, passione e tanto lavoro, in cui non solo abbiamo raggiunto gli obiettivi, ma li abbiamo persino superati. Raiplay occupa uno spazio in questo mercato sempre più affollato, senza inseguire modelli. L’obiettivo resta quello di coinvolgere sempre di più il pubblico giovane”.
Metà del pubblico di Raiplay – continua – è sotto i 44 anni, il 34% ha meno di 34 anni, questo vuol dire che stiamo lavorando nella confezione di prodotti originali nella direzione giusta”.

Ed è proprio ampliando il catalogo con nuove produzioni della serialità internazionale che Raiplay sta intercettando il pubblico giovane e giovanissimo: “abbiamo 4000 titoli, 600 di documentari, 256 di teatro, 300 di musica, film e contenuti per i ragazzi. In 23 milioni hanno scaricato la nostra App, sono 16 milioni gli utenti registrati, a novembre il tempo medio speso sulla piattaforma rispetto all’anno scorso è più che raddoppiato” ha aggiunto la Capparelli.

 

 

La vera svolta da questo punto di vista è iniziata il 20 luglio, con Into the Dark, serie horror antologica targata Blumhouse, giunta in America alla seconda stagione.
Il progetto, una produzione Hulu insieme alla casa di produzione indipendente di Jason Blum (Paranormal Activity, la saga The Purge) condensa un anno di terrore in una serie tv.
Ogni episodio di Into the Dark (quasi un film a sé stante), è dedicato alle principali festività statunitensi, come Halloween, il Ringraziamento, Natale e la Festa dell’Indipendenza. 

Il 16 settembre è stato il turno invece di Zoey’s Extraordinary Playlist (tradotto purtroppo nel banale Lo straordinario mondo di Zoey), un musical dramedy in onda in America sulla Nbc, creata da Austin Winsberg e prodotta da Lionsgate con Universal Music. (la nostra recensione qui).
Così Elena Capparelli aveva commentato l’arrivo di Zoey: Siamo felici di inaugurare la stagione autunnale di RaiPlay con ‘questa serie innovativa, per la commistione originale tra romantic comedy e musical, che ha ottenuto un successo incredibile negli Stati Uniti tra il pubblico dei millennials. Lo straordinario mondo di Zoey è un altro tassello dell’offerta cinematografica e seriale di RaiPlay che si completerà,  nei prossimi mesi, con una serie di titoli già acquisiti, tutti in prima visione e in esclusiva.”

 

 

Detto, fatto.
Il 28 ottobre ha debuttato la serie francese Stalk, presentata in anteprima nazionale alla Festa del Cinema di Roma, in esclusiva per l’Italia. Prodotta per la piattaforma digitale France TV Slash, è distribuita con tre uscite settimanali per un totale di dieci episodi, dove si racconta il mondo dell’universo del bullismo e del cyberstalking.
La serie, che ha vinto il Premio Miglior regia (
Simon Bouisson) e il Premio Miglior Giovane Attore (Théo Fernandez) al Festival de la Fiction TV de La Rochelle 2019.
Importanti i temi al centro di questo drama: l’accettazione e l’esclusione, fenomeni determinanti nella vita dei più giovani che conferma, ora più che mai, l’obiettivo della piattaforma, ovvero “avvicinarci alla generazione dei millennials e renderli protagonisti senza intermediazioni dei nostri racconti, proponendo una serie di contenuti specifici per loro dal punto di vista del linguaggio, dei formati e dei temi trattati. In questo modo il prodotto che presentiamo ha l’ambizione di rappresentare una prospettiva più contemporanea e più vicina alla realtà e alle emozioni del pubblico più giovane”.

 

 

Il 25 novembre debutterà Pure, serie britannica prodotta da BBC per Channel Four e acclamata dalla critica, incentrata sul disturbo ossessivo compulsivo di Marnie, ventiquattrenne scozzese in preda a un vortice inconfessabile di cattivi pensieri che la porteranno a ritrovare se stessa. La serie è l’adattamento dell’omonimo libro scritto da Rose Cartwright, inedito in Italia, in cui l’autrice racconta la propria esperienza personale con questo tipo di ossessione compulsiva, particolarmente raro, che per anni non le è stato diagnosticato in maniera corretta, conducendo a terapie inadeguate, frustrazione crescente e alla scoperta di un’ironia e di una forza interiore capaci di grandi cose.

 

Tra i titoli di grande valore da annoverare a Raiplay (più vicini alla fiction e non proprio alle serie tv) impossibile non citare Doc nelle tue mani, il medical drama con Luca Argentero ispirato alla storia vera del medico Pierdante Piccioni, che ha letteralmente stregato il pubblico italiano, realizzando ascolti da record (giovedì 19 novembre l’ultima puntata della prima stagione). Un successo così straordinario che ha spinto Sony Pictures Television a distribuire la serie nel mondo partendo da un remake americano.

Conferma degli ultimi giorni, la seconda stagione di Mare Fuori, storia in sei puntate con Carolina Crescentini, ambientata a Napoli e che narra l’adolescenza in salita e la voglia di riscatto dei giovani detenuti dell’Istituto di Pena Minorile.
Diretta da Carmine Elia e co-prodotta da Rai Fiction e Picomedia, la serie si è distinta per la qualità attoriale altissima e la sceneggiatura costruita in modo magistrale. Numeri da record anche in questo caso e rumors sul fatto che sembra sia stata venduta in Spagna, Francia, Germania e Scandinavia e persino negli Stati Uniti (trattative in corso).

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